Tra i pochi ricordi che ho del periodo delle scuole elementari c’è quello di un bambino paffutello, col viso triste e la voce spesso rotta dal pianto. Piangeva e stava in disparte perché era diventato bersaglio di un gruppo di bulli della peggior specie: figli di papà arroganti, col viso pulito e la lingua lunga.
In Sicilia siamo abituati a tutto, figuriamoci ai paradossi. Dunque, nessuno si stupisca se il leader della Lega Nord – un partito che nel bestiario dei suoi slogan più recenti avrebbe voluto scaricare il sud Italia come un ferro vecchio – decida di fare la sua marcia trionfale a Palermo, a caccia di voti ‘terroni’.
L’immagine emblematica dell’appena archiviata festa di Sant’Agata è quella di una signora che porta in spalla una enorme torcia realizzata interamente con fiori bianchi. E’ il simbolo di una devozione “alternativa” e intelligente che non snatura minimamente, a mio giudizio, un voto fatto e ricevuto.
Antonio Spitaleri, giornalista professionista, è il direttore responsabile del Gruppo Radio Amore. In quattordici anni di carriera ha lavorato a Roma, Siracusa, Catania. Già corrispondente dell'Agenzia nazionale radiofonica Area, per 7 anni ha curato la cronaca nera e la giudiziaria ad Antenna Sicilia, prima emittente tv siciliana, conducendo tg e trasmissioni d'informazione. Laureato in Giurisprudenza e utopista del giornalismo: crede che la realtà vada raccontata e difesa. Nonostante tutto.