Venerdì 26 luglio, al Seminario Arcivescovile di Catania, la Comunità di Sant’Egidio ha organizzato la 3° edizione della “Festa dei nonni”, indetta da Papa Francesco ed ormai appuntamento tradizionale dell’estate etnea. Presente all’evento, come già negli scorsi anni, l’Arcivescovo di Catania S.E. Mons. Luigi Renna, che ha celebrato una Santa Messa al Salone di Sant’Agata presso il Seminario Interdiocesano in presenza di oltre duecento nonni di varie età, anziani ed alcuni nipotini. Renna, durante l’Omelia, ha ricordato con enfasi l’importanza degli anziani ed il dovere di ciascuno di noi di accudirli:《Nella vecchiaia non abbandonarmi》 è il titolo che Papa Francesco ha voluto dare alla festa e che l’Arcivescovo di Catania ha voluto far ripetere più volte e ad alta voce ai presenti. Dopo la Messa, come di consueto, la Comunità di Sant’Egidio ha offerto a tutti i presenti una cena a base di bontà tipicamente siciliane, con il gelato che è stato donato e servito dal Lions, LEO e CUB Club Acicastello Riviera dei Ciclopi. Walter Cerreti, responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Catania, ha espresso soddisfazione per l’ottima riuscita della giornata, importante per contrastare la solitudine che interessa molte persone anziane che trascorrono l’estate in città, ma anche occasione per raccontare l’alleanza tra i più giovani e gli anziani.
Grande successo, a Gravina di Catania, per lo spettacolo “Il viaggio di Giufà”, ideato dall’associazione culturale “Gravina Arte” e realizzato grazie al patrocinio del Comune di Gravina, con il Sindaco Avv. Massimiliano Giammusso sempre attento alle iniziative culturali. Uno spettacolo itinerante che ha avuto inizio nella centralissima piazza della Libertà per concludersi al parco comunale “Paolo Borsellino”, con protagonisti la compagnia teatrale romana “Paradoxa”, ballerini, attori e comparse dell’associazione “Gravina Arte”, con l’allestimento scenico curato dall’Accademia delle Belle Arti, l’esibizione dei gruppi popolari “Amalarazza” e di quello olandese “Warekes”. Proprio al parco e all’interno dell’anfiteatro sono state realizzate diverse scene del “viaggio”. Il progetto, approvato dal Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione europea – Next generaion EU, ha avuto l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale immateriale siciliano specie per quanto riguarda fiabe, racconti e leggende.
Una bretella indispensabile per il completamento delle opere che porteranno alla creazione di una viabilità alternativa definitiva al lungomare, dalla Circonvallazione, zona Rotolo, al borgo di San Giovanni Li Cuti, utilizzando e riqualificando viale Alcide De Gasperi. La Giunta comunale su proposta del Sindaco Enrico Trantino e dell’Assessore ai Lavori Pubblici e Politiche Comunitarie, Sergio Parisi, ha adottato la delibera per allargare la sede stradale di viale Alcide De Gasperi, parallela al lungomare, consentendo una immissione rapida all’altezza di San Giovanni li Cuti, bypassando così l’attuale strozzatura. L’intervento strategico sull’assetto viario, che sarà finanziato dai fondi del PN Metro Plus 2021-2027 con una dotazione finanziaria di circa 12.500.000 euro, è stato ideato per ridurre al minimo i tempi di realizzazione rispetto alle precedenti previsioni e le azioni di esproprio di viale Alcide de Gasperi, che significa potenziali minori contenziosi e meno burocrazia. Una soluzione inedita e innovativa che si collegherà al progetto di riqualificazione del tratto fra Piazza Mancini Battaglia e piazza Europa, così come alla seconda carreggiata in via Barraco, al Rotolo, secondo i programmi dell’Amministrazione Trantino da realizzare prima della pedonalizzazione del lungomare. “Il tracciato alternativo di viabilità di scorrimento Rotolo-Piazza Europa – hanno spiegato il sindaco Trantino e l’assessore Parisi – consentirà di non attendere il lungo iter burocratico per altre proposte alternative di collegamento del viale Alcide De Gasperi a piazza Europa sviluppate negli anni scorsi, concretizzando la possibilità di avere in tempi celeri un tratto a quattro corsie svincolato dal transito fronte-mare. Una soluzione che contempera la necessità di avere un’alternativa veicolare da poter realizzare in tempi ragionevoli e la concretizzazione del sogno di pedonalizzare il lungomare”.
Una gran folla di cittadini e di numerose autorità in testa il prefetto Maria Carmela Librizzi, il questore Giuseppe Bellassai e il rettore Francesco Priolo, hanno risposto all’invito del sindaco Enrico Trantino di partecipare all’inizio della nuova vita dell’Anfiteatro Romano di piazza Stesicoro, riaperto dopo tre anni, con la gestione passata dalla Regione al Comune che elaborato un piano di valorizzazione turistica e culturale del secondo monumento romano più grande dopo il Colosseo . Un esempio unico al mondo perché realizzato in pietra lavica e per questo definito il “Colosseo Nero”, che coi suoi leggendari sotterranei è tornato a incantare i visitatori, accorsi in gran numero per vedere anche gli scorci finora interdetti dei resti di un’arena capace di ospitare 15 mila spettatori. “Non si siamo fermati -ha detto il sindaco Trantino- al facile non è nostra competenza e alle carenze di personale che ne avevano paralizzato la fruizione. Abbiamo sfidato la burocrazia e abbiamo fatto vincere Catania e i catanesi che per troppo tempo hanno visto mortificato un vero e proprio scrigno di bellezza, un’azione che auspico sia un segno di un ritrovato orgoglio cittadino. Un obiettivo che con tutta l’Amministrazione Comunale abbiamo inseguito e finalmente raggiunto adeguando il sito dell’Anfiteatro alle moderne esigenze del turismo e della fruizione senza soluzione di continuità, con nuovi servizi che a breve incrementeremo, ma anche con video e didascalie scientifiche realizzate grazie al contributo di Cnr e all’Università, segno di una Catania ritrovata grazie a virtuoso un gioco di squadra”. A rendere ancora più gradevole la giornata della rinascita dell’Anfiteatro Romano, l’intrattenimento musicale degli orchestrali del Conservatorio Vincenzo Bellini e le illustrazioni dell’associazione provinciale delle Guide Turistiche che hanno affascinato i partecipanti con cenni di storia e racconti di particolari non sempre conosciuti. Il monumento rimarrà aperto ogni giorno dalle ore 9 alle 19, con i servizi di biglietteria e di gestione degli accessi affidati dal Comune a CoopCulture uno dei colossi del settore, che cura gli stessi servizi anche nella Valle dei Templi e in molti altri siti archeologici, con il supporto dei giovani del servizio civile messi a disposizione dal Comune di Catania.
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