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Ccu ’i nguanti gialli, sapiente traduzione in siciliano di Tutto per bene di Luigi Pirandello, da giovedì 5 gennaio alle 21.00 al Teatro Brancati di Catania per la regia di Turi Giordano. Lo spettacolo andrà in scena con repliche fino al 22 gennaio.

Ccu ‘i nguanti gialli“Tutto per bene” è la novella scritta da Luigi Pirandello nel 1906 in cui una moglie infedele, riduce il marito, ignaro e innamorato, al ruolo odioso di subalterno, amico e protetto dell'amante complice della donna. Il rapporto fra i due uomini sembra farsi più stretto e cordiale, mentre l’antico amante prende ad assolvere, in modo fin troppo largo e generoso, il ruolo paterno nei confronti della piccina, che crede sua. Si arriva al giorno delle nozze della ragazza attraverso un crescendo di atteggiamenti sprezzanti e autoritari che comprimono il padre, a torto denigrato, in un deserto di dolorosa emarginazione. Una novella avvincente dalla quale, qualche anno dopo, lo stesso Pirandello trae un dramma che andrà in scena il 2 Marzo 1920 per l’ interpretazione di Ruggero Ruggeri. Un anno dopo l’agrigentino lo rielabora e traduce il testo in dialetto siciliano, cambiando il anche il titolo da “Tutto per bene” a “Ccu ‘ i guanti gialli”, e lo consegna ad Angelo Musco che lo rappresenterà il 9 settembre 1921.

Con questo testo l’autore codifica una volta per tutte la cifra del suo teatro maggiore, la rappresentazione d’ un dramma, quand’esso è già da gran tempo”: Pirandello procede a fatti avvenuti e ciò gli consente di scovare gli indizi della realtà nascosti fino in fondo nella rappresentazione di essa, la “radice del vero” nel “giallo” paradossale che gli uomini, maschere, mettono in scena, illudendosi di vivere. Ed illusoria è la realtà di Don Masinu Teri, il protagonista della pièce in quanto scopre, sulla sua pelle, tutta la drammatica leggerezza con cui le tragedie irrompono nel quotidiano: dopo aver passato l’esistenza a coltivavate con esasperante cocciutaggine la memoria della moglie defunta, aggrappato all’amore per quello che egli crede il frutto della loro unione - la figlia Parma-, scopre proprio da quest’ ultima d’essere stato tradito con quello che ha sempre ritenuto un amico e, per giunta, di non esserle padre; una “commedia” dunque perpetrata a suo danno e che lui, senza saperlo, è stato coinvolto a recitare assieme agli altri.

Ma una volta capito il “meccanismo”, Don Masinu Teri, presa coscienza degli avvenimenti si tramuta in un personaggio ambiguo, incapace di riappropriarsi della propria vita così come delle proprie maschere, costretto a una esistenza ormai sospesa, di uomo senza passato, senza presente né futuro: “Tutti ccu versu e ccu manera…Ccu ‘i guanti gialli…ccu ‘i guanti gialli”.

Sul palco di via Sabotino: Miko Magistro, Margherita Mignemi, Riccardo Maria Tarci, Evelyn Famà, Maria Rita Sgarlato e con Antonio Castro, Claudio Musumeci, Luigi Nicotra, Gianni Sineri, Giovanni Strano. Scene Susanna Messina, costumi Sorelle Rinaldi.


Ecco tutte le date in calendario:

  • Giovedì 05 Gennaio ore 21
  • Venerdì 06 Gennaio ore 21
  • Sabato 07 Gennaio ore 17.30 e 21
  • Domenica 08 gennaio ore 17.30
  • Martedì 10 Gennaio ore 21.00
  • Mercoledì 11 Gennaio ore 17.30
  • Giovedì 12 Gennaio ore 17.30
  • Venerdì 13 gennaio ore 21
  • Sabato 14 Gennaio ore 17.30 e 21
  • Domenica 15 Gennaio ore 17.30
  • Giovedì 19 Gennaio ore 21
  • Venerdì 20 Gennaio ore 17.30
  • Sabato 21 Gennaio ore 17.30 e 21
  • Domenica 22 Gennaio ore 17.30