Editoriali
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tassista stuprata a Roma

Una tassista viene violentata a Roma da un insospettabile cliente: il solito tipo qualunque, trentenne, che ostentava foto da bimbominkia su facebook, prima che la sua bacheca – assalita da commenti di gente ragionevolmente incazzata - fosse oscurata dal gestore.

Lui, lo stupratore, padre peraltro di una bambina di 7 anni, viene preso in 48 ore e confessa subito. Ai magistrati dice che è stato un “raptus”, un istinto incontrollato e incontrollabile cui non è riuscito a opporsi. Confessa come se stesse raccontando di aver rubato al supermercato o di aver imbrattato il muro della scuola. Probabilmente è questo dettaglio, al netto della violenza brutale, a far inorridire di più. La scusa del “raptus” oramai è una moda: c’è qualcuno che se ne fa scudo quasi per allontanare da sé ogni responsabilità. Si uccide la fidanzatina per colpa del raptus, si stupra la tassista in preda a un raptus. I delinquenti più astuti riescono pure a farsi credere pazzi per limitare al minimo la permanenza nelle patrie galere.

Ma quando finirà la rabbia a orologeria della gente, che oggi invoca il linciaggio contro il mostro, o dei politici alla Salvini, che cavalcano l’onda populistica chiedendo la castrazione chimica, rimarrà il dramma e il danno. La donna aggredita non sarà più la stessa: probabilmente non tornerà mai più a svolgere il suo lavoro come prima. La società è responsabile, anche se oggi tutti chiedono maggiori controlli e sicurezza, videosorveglianza, garanzie. Tra due giorni saremo concentrati sull’ennesimo fatto di cronaca, sull’ennesimo omicidio, sull’ennesimo raptus. Perché le vittime, in questo Paese che dimentica, non mancano mai.

Email: direttore@grupporadioamore.it

Twitter: @aspitaleri

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Antonio Spitaleri

Antonio Spitaleri, giornalista professionista, è il direttore responsabile del Gruppo Radio Amore. In quattordici anni di carriera ha lavorato a Roma, Siracusa, Catania. Già corrispondente dell'Agenzia nazionale radiofonica Area, per 7 anni ha curato la cronaca nera e la giudiziaria ad Antenna Sicilia, prima emittente tv siciliana, conducendo tg e trasmissioni d'informazione. Laureato in Giurisprudenza e utopista del giornalismo: crede che la realtà vada raccontata e difesa. Nonostante tutto.