Il volto del coraggio, spesso, è costretto a sedere non su un trono ma su una sedia a rotelle. Il volto del coraggio è il volto dei disabili che hanno deciso di non subire più angherie; di non rimanere alla porta degli assessorati regionali sordi e menefreghisti; dei tanti giovani e meno giovani ai quali non è rimasta altra via che rivolgersi con un video al Capo dello Stato per ottenere non un favore, ma semplicemente un diritto.
Il diritto è quello all’assistenza domiciliare, e in Sicilia sembra che la tematica non sia di grande interesse politico, salvo quando scendono in campo personaggi ‘noti’ del calibro di Pif, e dopo una sonora ‘sfanculata’ al Presidente della Regione. Di effetti concreti, però, ancora non se ne vedono. Sono certo che il presidente Mattarella si attiverà, e lo farà in modo incisivo, al contrario di quanto non si è ancora fatto nella Sicilia delle polpette di cavallo e le ospitate tv.
A perderci, manco a dirlo, sarà la nostra classe politica, surclassata dalla propria immobilità e inadeguatezza. Ma il problema, in fin dei conti, non è certo dei politici. Il loro bonifico arriva puntuale, e per cospargersi il capo di cenere c’è tempo fino alle elezioni.
ASCOLTA L'EDITORIALE