Certe volte alcune decisioni della magistratura lasciano quantomeno confusi. Mi riferisco al fermo della ricercatrice libica, accusata di istigazione al terrorismo e fermata dalla Procura di Palermo, per poi essere rimessa in libertà dal Gip con il solo obbligo di dimora e nessuna limitazione nelle comunicazioni.
Ci sono ancora troppi misteri sulle cartiere dei “veleni” di Fiumefreddo, la Siace e la Keyes. Troppe leggerezze sui rischi connessi alla presenza di quintali di materiale tossico ed amianto stipati a pochi metri da una spiaggia affollatissima d’estate; una spiaggia alla quale (per il si e per il no) qualche anno addietro è stata strappata la bandiera blu.
Da quando è stata resa nota la classifica sulle città vivibili, stilata dal ‘Sole 24 Ore’, ho assistito a un valzer di considerazioni a volte anche ridicole.