L’immagine più forte è quella che ritrae un poliziotto francese a terra. E’ ferito a una gamba e implora due uomini incappucciati di non ucciderlo. Due secondi dopo, un colpo di AK 47 in testa lo finisce.
Non avrei voluto trovarmi nei panni del sindaco di Aci Castello appena 48 ore fa, quando un uomo per niente lucido ha sfondato a calci la porta del suo ufficio e lo ha minacciato di tagliargli la testa per un motivo assolutamente ridicolo: la sistemazione della strada davanti alla sua abitazione.
Ci hanno preso per i fondelli per 24 ore. Ci hanno fatto credere che il massacro di giornalisti del Charlie Hebdo non avesse nulla a che fare con la seconda sparatoria, avvenuta ieri a sud di Parigi, che è costata la vita a una vigilessa.