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  • La notte di Catania, tra selvaggi e rifiuti umani

    sangue a Catania

    “Mamma, stasera esco in centro con gli amici. Non preoccuparti: porto il casco e la mazza da baseball”. Immagino, ironicamente ma non troppo, che a breve i figli di famiglia rassicureranno così i genitori prima di avventurarsi nella jungla del centro catanese.

  • La Santa oltraggiata e gli inutili idioti

    “altarinosanta”=“altarinosanta“

    Come ebbi a dire già in passato, purtroppo, la spazzatura fa notizia. Siamo figli dei nostri tempi: tempi in cui chi oltraggia la statua di un santo – soprattutto se il santo in questione si chiama Agata e se tra pochi giorni si celebrerà la sua festa – sa che ben presto si parlerà di lui.

  • La vera prigione

    “medicisospesi”=“medicisospesi“

    Chissà con quale faccia, un giorno, qualcuno spiegherà al bimbo nato pochi mesi fa al Santo Bambino di Catania che la sua prigionia all’interno di un corpo martoriato da danni irreversibili è probabilmente frutto della condotta di alcuni medici.

  • Legalità abusiva

    venditori abusivi a Catania

    Una troupe di Striscia la Notizia scorazza tra le vie del centro cittadino catanese per documentare il fenomeno dilagante della contraffazione, e miracolosamente scattano blitz fuori programma da parte dei vigili urbani che pochi istanti prima erano al bar a bere un caffè.

  • Lo straniero "cattivo" e quello "buono"

    immigrazione

    Scopriamo l’acqua calda: in Sicilia stiamo diventando sempre più xenofobi. L’immigrato ci preoccupa e spesso i fatti di cronaca che vedono gli stranieri come protagonisti in negativo non contribuiscono certo a rasserenare gli animi. E’ di stamattina la notizia dell’arresto di due bulgari che da una settimana a Catania piazzavano sofisticati scanner nei bancomat per clonare allegramente le nostre carte di credito e regalare agli sfortunati di turno un bel buco nel conto corrente.

    Giusto parlarne, sia chiaro. Peccato però che quando accade un fatto che vede lo straniero come esempio positivo se ne parli troppo poco. Ieri, a Piazza Armerina, Samuel - un nigeriano disoccupato di 43 anni - ha trovato a terra 4350 euro in contanti e invece di metterseli in tasca e ringraziare il suo Dio li ha portati dritto dritto dai carabinieri, che non credevano ai loro occhi.

    Ora, parliamo con sincerità: quanti di noi – anche non indigenti o disoccupati - trovando un rotolo di banconote così “imponente” avremmo fatto il nostro dovere di onesti cittadini? Inutile prendersi in giro: molto pochi, forse nessuno. Ma l’azione buona, si sa, non fa notizia, perché “sparare” sul diverso è sempre stato il nostro sport preferito.


    Twitter: @aspitaleri

  • Mafia: sequestrati quasi 5 milioni a esponente Santapaola

    Il Radio Giornale

    Catania: beni mobili e immobili per un valore di quasi 5 milioni di euro sequestrati dalla Dia a Concetto Bucceri, ritenuto uomo del clan Santapaola. Questa e altre notizie nel Radio Giornale


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  • Marco, eroe errante, ora si scopre stupratore

    “danese”=“danese“

    Fiumi di inchiostro sono stati versati appena pochi mesi fa per difendere il sogno dell’italo-danese Marco, sfrattato da un rudere che aveva occupato abusivamente e coltivato nel cuore di Catania portandosi i suoi animali. Solidarietà, petizioni, accorati appelli, e alla fine al ragazzo è stata concessa anche una casa.

  • Massaggi bollenti sotto il vulcano

    Massaggi hot

    Prestazioni sessuali travestite da “massaggi rilassanti”. La cronaca ci porta a Giarre, in provincia di Catania, dove un centro benessere gestito da cinesi è stato sequestrato dai carabinieri, che hanno interrotto una 23enne proprio mentre stava per guadagnare un extrabonus da 50euro col cliente di turno.

    Sgombriamo il campo da ipocrisie bigotte: i centri massaggi, che celano altri tipi di “benessere” rispetto al sollievo della cervicale, sono ovunque. E non servono mica approfondite indagini degli investigatori per capire che il business del sesso è dietro l’angolo. E’ un mercato che non risentirà mai della crisi; un mercato che andrebbe legalizzato abolendo la legge Merlin; che potrebbe far fruttare allo Stato milioni di euro in tasse e che potrebbe essere riformato in modo da garantire la prevenzione da pericolose malattie.

    Invece fingiamo da decenni di non vedere che ad ogni angolo si battono i marciapiedi disturbando la povera gente costretta a subire gli schiamazzi di chi si concede in strada o negli androni; che si cercano escamotage per lucrare sulle marchette (leggasi centri massaggi); che si alimentano gli schiavisti del sesso. Ma i moralismi vincono su tutto. Il messaggio sembra essere: fate quello che volete, ma fatelo di nascosto: tanto ne colpiremo uno su 1000. E lo faremo in “pompa magna”.


    Twitter: @aspitaleri

  • Messaggi hot diventano virali sui social: gogna per ragazza catanese

    “editoriale”=“editoriale“

    Ragazza catanese invia messaggi hot al fidanzato, lui li manda in rete. Cronaca di una gogna annunciata. il VIDEO EDITORIALE del Direttore

  • Migranti: fermati due cittadini libici

    Il Radio Giornale

    Catania, immigrazione: fermati due cittadini libici ritenuti organizzatori di una traversata. Operazione congiunta di Squadra Mobile e GdF. Questa e altre notizie nel Radio Giornale


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  • Minacce vodoo per farle prostituire: coppia nigeriana in manette

    Il Radio Giornale

    Catania: minacciavano giovani donne con riti vodoo e le costringevano a prostituirsi. Arrestata coppia di nigeriani che faceva affari sull'asse Sicilia-Cagliari. Questa e altre notizie nel Radio Giornale


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  • Mortaretti, bare e traffico impazzito: quel video amatoriale al “tondicello”...

    Catania, corteo anti-juve

    C’è un video che spopola in queste ore su facebook: ritrae una singolare manifestazione messa in scena sabato sera da alcuni tifosi anti-juventini catanesi per “festeggiare” la sconfitta in Champions league dei bianconeri contro il Barcellona.

  • Morte della piccola Nicole: chiesti 4 rinvii a giudizio

    Il Radio Giornale

    Catania: la Procura chiede il rinvio a giudizio per tre medici e un'ostetrica che sarebbero coinvolti nella morte della neonata Nicole Di Pietro, il 12 febbraio del 2015. Questa e altre notizie nel Radio Giornale


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  • Neonata uccisa dal posto che non c’è. A Catania, non in Africa

    neonata morta in attesa di ricovero

    Lucia Borsellino, assessore regionale alla Sanità, dice di non voler guardare in faccia nessuno. I suoi ispettori dovranno spiegarci come diavolo è potuto succedere che in una città come Catania non sia stato possibile trovare un posto in rianimazione per una neonata con problemi respiratori. Una neonata morta a metà strada dentro un’ambulanza costretta a vagare cento chilometri per trovare un ricovero.

  • Ogni tanto i giovani ci credono (non prendiamoli per il culo)

    Zammù Days

    Capita molto di rado vedere 60 giovani universitari attenti per tre ore di fila di fronte a un tavolo di relatori. A me è successo solo una volta, ieri pomeriggio.

  • Ombre e veleni marca ‘Liotru’

    “liotro”=“liotro“

    Non è certo un buon periodo per l’amministrazione catanese, squassata da indagini della magistratura, imputazioni coatte e presunte telefonate intercettate al momento oscure.

  • Omertopoli

    operazione I Vicerè

    L’aspetto che più mi ha disgustato dell’operazione che ieri ha smantellato il clan catanese dei Laudani non è tanto il clima di silenzio che aleggiava attorno ai boss e ai loro affiliati da parte della cittadinanza.

  • Onestà catanese a Sanremo

    “nicotra”=“nicotra“

    Sul palco di Sanremo non solo canzoni ma anche qualche storia interessante che, diciamola tutta, nei tempi delle inchieste sui ‘furbetti del cartellino’ restituisce un po’ di dignità alla Sicilia.

  • Parola di Renzi

    Renzi

    “Vengo a portare un messaggio di fiducia alla Sicilia”, dice il premier Matteo Renzi in visita a Catania come se portasse il lieto annuncio. Del resto siamo in clima natalizio e il Presidente viene visto da molti come un Messia.

    Ma dai proclami ai fatti passa molta acqua sotto i ponti. La Sicilia ha bisogno di risposte da questo governo: il tasso di disoccupazione sull’isola supera abbondantemente il 20% e la cifra quasi raddoppia se ci limitiamo a inquadrare la disoccupazione giovanile. Le problematiche delle periferie sono tante e serie, anche se Renzi non supererà il salotto buono della città e a Librino non metterà piede. Non parliamo delle condizioni in cui sono ridotte certe scuole, al limite dell’inagibilità.

    Caro Presidente, lo slogan dell’ottimismo l’abbiamo già sentito in TV e ce l’ha ricordato in vent’anni di politica un altro tuo collega, ora impegnato in altri tipi di servizi sociali. Alla Sicilia importa poco se tu sei il nuovo che rottama il vecchio; ai siciliani interessa il pane, il lavoro e la dignità. Quella che abbiamo perso a suon di bunga-bunga a nostre spese.


    Twitter: @aspitaleri

  • Perché sparano in mezzo alla gente?

    agguato nel catanese

    Una rapida sequenza di colpi di pistola, poi un uomo si accascia a terra. Ferito a una gamba. Qualcuno scappa via – pare – in motocicletta, i passanti attoniti rimangono ibernati per alcuni secondi.