Ascolta Radio Amore Ascolta Radio Amore I Migliori Anni Ascolta Radio Amore Blu Ascolta Radio Amore Dance Ascolta Radio Italia
  • Costruire

    “editoriale”=“editoriale“

    In questo lungo anno, il terzo da quando ho l’onore di dirigere questa radio, abbiamo raccontato tanto. Vi abbiamo parlato di cronaca, di politica, vi abbiamo raccontato fatti e misfatti e abbiamo scontentato certamente qualcuno. Ce ne faremo una ragione.

    In particolare, grazie all’editoriale, ho potuto esprimere – mettendoci la voce – il mio parere senza filtri e senza condizionamenti. Roba rara, e credetemi perché faccio questo lavoro dai tempi della lira. Ma non parliamo di me, parliamo di noi. Col 2018 alle porte siamo pieni di aspettative. Ci aspettiamo molto dalla politica, soprattutto quella regionale. Ci aspettiamo che il Governo Musumeci dia slancio alla Sicilia e ai siciliani ma non agli stipendi stellari dei burocrati; ci aspettiamo che vengano valorizzati i giovani con un lavoro e un salario dignitoso e che la lotta alla fuga dei cervelli non sia solo uno slogan da riciclare in campagna elettorale come le sciarpe a Natale.

    Ci aspettiamo che si smetta di strumentalizzare la parola antimafia e si cominci a praticare la legalità, senza pretendere che arrivino le medaglie. Mi aspetto, ma più che altro lo spero, che chi possiede potere e cultura non sfrutti l’ignoranza e la fame. Mi guardo allo specchio e mi accorgo che c’è tanto da fare. E allora vi auguro un 2018 in cui costruire qualcosa. Magari costruiamolo insieme. Ci vediamo l’anno prossimo.



    ASCOLTA L'EDITORIALE


  • Un altro anno di…

    “editoriale”=“editoriale“

    Non ci si abitua mai allo scorrere del tempo: il susseguirsi dei mesi ci fa perdere la cognizione precisa di ciò che abbiamo vissuto, della fatica impiegata per il perseguimento di un risultato, del peso delle sconfitte, che – inutile prenderci in giro – capitano un po’ a tutti.

    Per il terzo anno da direttore di questa testata giornalistica ho il piacere di fare un resoconto prima della consueta pausa estiva. Il panorama siciliano sembra immutabile, gattopardiano: corrotti e corruttori animano le pagine della cronaca insieme ai forcaioli, ai venduti, ai paraculi senza tempo. La politica è triste, decantava su YouTube anni or sono un simpatico idolo del web, tale Giovanni Bivona, barbiere di Agrigento, e credo che avesse davvero ragione. La politica è triste perché è sempre la stessa, si è solo rifatta il trucco. Ora parla di rivoluzione e usa gli hashtag giovanili, ma di nuovo c’è solo il vecchio: strade colabrodo, infrastrutture vergogna, incapacità nel fronteggiare le emergenze, non da ultima quella degli incendi.

    Il ‘peso’ delle sconfitte in Sicilia lo sentiamo forte, in parte ne siamo anche responsabili e forse per questo guardiamo altrove invece di guardarci dentro. A novembre, con le regionali, avremo un’opportunità: vediamo di scegliere bene. Vediamo di scegliere. Intanto vi auguro buone vacanze, magari torno a rompervi le scatole a settembre.



    ASCOLTA L'EDITORIALE


  • V(u)oti a perdere

    casta

    “Caro Antonio, saremmo lieti di farla partecipe del nostro gruppo”. Così mi scrive un cittadino, assiduo frequentatore di questo blog, che ha realizzato uno spazio di riflessione su facebook contro la politica marcia e corrotta. Un gruppo di persone – sono oltre 500 – sfinite e sdegnate dai piccoli grandi casi di mala gestione della “cosa pubblica”.