Gli ultimi istanti di vita di un essere umano, sia esso conosciuto dal grande pubblico o meno, dovrebbero rimanere privati. E’ una regola fondamentale che vale per qualsiasi persona dotata di buon senso, e ancor di più dovrebbe valere per la categoria dei giornalisti.
Dalla Sicilia a Roma una linea invisibile congiunge gli affari sporchi di un Paese marcio. Puoi chiamarla come vuoi, ma la mafia – semmai avessimo fatto i finti tonti sino ad ora – non ha confini: boss siciliani parlano al telefono con la cupola criminale romana chiedendo appoggi logistici e organizzando omicidi.
Pino Maniaci è un giornalista spartano, ed è il volto di Telejato, tv libera di Partinico. E’ uno che parla in dialetto e se ne frega dei convenevoli, soprattutto quando racconta di mafia; di gestione dei patrimoni confiscati; di storture varie che vedono i mafiosi 2.0 (quelli in giacca e cravatta, non più vestiti con coppola e lupara, per intenderci) rientrare nei circuiti legali dopo essere stati estromessi dalle proprie aziende.
Antonio Spitaleri, giornalista professionista, è il direttore responsabile del Gruppo Radio Amore. In quattordici anni di carriera ha lavorato a Roma, Siracusa, Catania. Già corrispondente dell'Agenzia nazionale radiofonica Area, per 7 anni ha curato la cronaca nera e la giudiziaria ad Antenna Sicilia, prima emittente tv siciliana, conducendo tg e trasmissioni d'informazione. Laureato in Giurisprudenza e utopista del giornalismo: crede che la realtà vada raccontata e difesa. Nonostante tutto.