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Per mantenere elevati standard di sicurezza ed efficienza, è necessario non solo installare dispositivi conformi alle normative ma anche sottoporli a regolari verifiche tecniche.

Le revisioni periodiche dei sistemi anticaduta non costituiscono una semplice prassi manutentiva, ma un obbligo normativo che coinvolge direttamente datori di lavoro, responsabili della sicurezza e proprietari di immobili.

Questi controlli consentono di identificare tempestivamente eventuali deterioramenti, anomalie o malfunzionamenti che potrebbero compromettere la funzionalità del sistema in caso di utilizzo reale.

In questa guida verranno approfonditi i principali aspetti legati alla revisione periodica dei dispositivi anticaduta.


Saranno illustrati i riferimenti normativi che ne impongono l'obbligatorietà, le modalità operative previste per eseguire i controlli e le conseguenze in caso di mancata ispezione.

L'obiettivo è fornire un quadro completo e accessibile, anche a lettori non esperti, sull'importanza di queste verifiche e sulle tempistiche da rispettare per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.


Il quadro normativo che impone le revisioni periodiche dei sistemi anticaduta

Per comprendere quando è obbligatoria la revisione dei sistemi anticaduta è necessario analizzare le normative vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La normativa italiana ed europea stabilisce chiaramente obblighi e responsabilità in relazione ai controlli tecnici sui dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto

La normativa italiana e il Testo Unico sulla Sicurezza

Il Decreto Legislativo 81/2008, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, rappresenta il principale riferimento legislativo in materia.

All'interno del testo, l'articolo 77 stabilisce che i dispositivi di protezione individuale (DPI), tra cui rientrano anche i sistemi anticaduta, devono essere sottoposti a manutenzione e controlli periodici per garantirne il corretto funzionamento.

Il datore di lavoro è responsabile della verifica dell'efficienza dei DPI e della loro idoneità in relazione ai rischi presenti nelle attività svolte.

Inoltre, l'allegato VIII del decreto specifica le caratteristiche tecniche che i DPI devono rispettare, mentre le modalità di controllo sono dettagliate in relazione ai diversi tipi di dispositivi.

Le verifiche devono essere documentate e i risultati conservati per eventuali controlli da parte degli organi competenti.


Le norme tecniche europee di riferimento per i dispositivi di ancoraggio

Oltre alla normativa nazionale, occorre considerare le norme tecniche europee che regolano la progettazione e l'utilizzo dei dispositivi di ancoraggio.

Tra queste, la norma EN 795 è la più rilevante in quanto classifica i dispositivi anticaduta in varie categorie e ne definisce i requisiti prestazionali.

La stessa norma prevede che i sistemi siano oggetto di ispezione almeno una volta ogni dodici mesi da parte di personale qualificato.

A supporto dellaEN 795, anche le linee guida UNI e altre norme internazionali forniscono criteri specifici per l'installazione, la manutenzione e il controllo dei sistemi.

Queste norme non hanno valore legislativo diretto, ma vengono spesso richiamate all'interno della documentazione tecnica per dimostrare la conformità dei prodotti e delle procedure.


Chi è responsabile dell'obbligo di revisione e cosa prevede

Il responsabile della sicurezza o, in sua assenza, il datore di lavoro è tenuto a organizzare e garantire le revisioni periodiche dei sistemi anticaduta installati.

Questo include sia i dispositivi di ancoraggio permanenti presenti sulle strutture sia gli elementi mobili utilizzati dagli operatori, come imbracature, cordini, dissipatori e moschettoni.

Le ispezioni devono essere eseguite da personale qualificato, in possesso di specifica formazione tecnica, e ogni verifica deve concludersi con un apposito verbale.

In caso di esito negativo, il sistema deve essere immediatamente ritirato dall'uso e, se possibile, ripristinato o sostituito.

In caso di mancata revisione, si incorre in sanzioni amministrative e penali in base al grado di responsabilità e alle conseguenze dell'eventuale incidente.

La revisione periodica dei sistemi anticaduta nella pratica operativa

Le verifiche periodiche non si limitano a un controllo visivo ma seguono procedure tecniche ben definite.

Ogni componente del sistema viene ispezionato secondo criteri specifici e deve rispondere a determinati standard funzionali.

Il processo di revisione prevede diverse fasi, dalla pianificazione fino alla documentazione finale


Le tempistiche da rispettare per una revisione a norma

Le ispezioni dei dispositivi anticaduta devono essere effettuate con cadenza almeno annuale.

Tuttavia, in base alle condizioni ambientali e alla frequenza d’uso, possono essere richieste revisioni più ravvicinate.

Per esempio, i dispositivi installati in ambienti marini o industriali aggressivi, soggetti a forti escursioni termiche o agenti corrosivi, devono essere controllati più frequentemente.

Il periodo di revisione decorre dalla data di prima messa in servizio e ogni controllo successivo deve rispettare tale intervallo.

È buona prassi che le aziende mantengano un calendario aggiornato delle verifiche da effettuare, in modo da garantire la continuità operativa e la sicurezza dell'impianto.


Chi può eseguire le verifiche e come si documentano

Le revisioni devono essere eseguite da tecnici qualificati, formati secondo quanto previsto dalle normative di settore e, ove possibile, abilitati direttamente dai produttori dei dispositivi.

Il tecnico incaricato esegue un controllo visivo, meccanico e funzionale su ogni elemento del sistema, verifica la presenza di eventuali segni di usura, corrosione o danneggiamento e valuta il corretto fissaggio degli elementi di ancoraggio.

Ogni ispezione deve essere documentata attraverso un apposito rapporto tecnico, che includa data, esito, interventi effettuati e firma dell’operatore.

Questo verbale deve essere conservato dal datore di lavoro e reso disponibile in caso di ispezioni da parte degli organi di vigilanza.


Elementi da controllare durante la revisione

Durante una revisione, vengono controllati diversi componenti.

Tra i principali, vi sono:

  • Gli ancoraggi fissi installati sulla struttura, che devono essere privi di deformazioni, corrosione o allentamenti

  • I dispositivi retrattili e le funi, che non devono presentare abrasioni, tagli o sfilacciamenti

  • Le imbracature e i cordini, che devono mantenere l’integrità delle cuciture e delle fibbie di regolazione

  • Gli elementi metallici, come moschettoni e connettori, che devono chiudersi correttamente e non presentare difetti meccanici


Tutti i componenti non conformi devono essere sostituiti immediatamente.

In alcuni casi, la manutenzione o la riparazione può essere effettuata direttamente dal produttore o da un centro autorizzato.


Perché le revisioni sono fondamentali per la sicurezza sul lavoro

La funzione primaria della revisione periodica è garantire che ogni dispositivo mantenga nel tempo le prestazioni per cui è stato progettato.

Le verifiche riducono in modo significativo il rischio di infortuni e permettono di gestire in modo proattivo la sicurezza degli operatori.

Comprendere l'importanza di questa attività consente di promuovere una cultura della prevenzione all’interno dei luoghi di lavoro


Il rischio di affidarsi a dispositivi non controllati

L'utilizzo di un dispositivo anticaduta non revisionato comporta un alto grado di rischio.

Nel caso in cui un elemento del sistema presenti danni non visibili a occhio nudo, la sua capacità di arrestare una caduta potrebbe risultare compromessa.

Questo può causare gravi conseguenze per l'operatore, oltre a implicazioni legali per il datore di lavoro.

Incidenti causati da dispositivi difettosi o obsoleti sono spesso evitabili attraverso un’adeguata manutenzione e una gestione responsabile dei controlli.

Una revisione tempestiva rappresenta una garanzia non solo per la sicurezza del lavoratore ma anche per la tutela dell'organizzazione stessa.


La manutenzione programmata come strumento di prevenzione

Effettuare revisioni periodiche consente di anticipare le criticità tecniche e organizzative legate alla sicurezza.

Includere la manutenzione dei sistemi anticaduta all'interno del piano aziendale di sicurezza rappresenta una misura concreta per ridurre gli incidenti e dimostrare la conformità alle disposizioni legislative.

Questa attività dovrebbe essere integrata in un sistema di gestione della sicurezza più ampio, che includa anche la formazione del personale, la redazione di piani di emergenza e la verifica periodica dei comportamenti lavorativi.

La prevenzione, infatti, non si esaurisce con l'installazione di un dispositivo ma si costruisce nel tempo attraverso un’attenta pianificazione.


Il valore della tracciabilità e della documentazione

Ogni revisione effettuata genera un documento ufficiale che attesta lo stato del dispositivo al momento del controllo.

Mantenere una tracciabilità accurata delle verifiche consente di ricostruire lo storico degli interventi e di pianificare con maggiore precisione le ispezioni future.

In caso di contenzioso o accertamento ispettivo, la documentazione acquisita rappresenta una prova concreta dell’impegno dell’azienda nel garantire la sicurezza.

La tenuta di registri aggiornati, associata a una corretta archiviazione digitale o cartacea, permette di gestire con efficienza l'intero ciclo di vita del sistema anticaduta, dalle fasi iniziali di installazione fino alla sua eventuale dismissione.


Hai capito quando e perché sono obbligatorie le revisioni periodiche dei sistemi anticaduta?

La revisione periodica dei sistemi anticaduta non è soltanto un adempimento formale ma un elemento determinante per la sicurezza sul lavoro.

I dispositivi anticaduta, sebbene progettati per durare nel tempo, sono soggetti a usura, deterioramento e danneggiamenti che possono comprometterne l'efficacia.

Effettuare controlli regolari, con l'ausilio di tecnici qualificati, consente di prevenire incidenti e garantire un ambiente operativo sicuro e conforme alle norme.

La normativa italiana ed europea impone precise responsabilità in materia di ispezione e manutenzione.

Ignorare questi obblighi può comportare sanzioni economiche e rischi legali, oltre a esporre gli operatori a gravi pericoli.

Al contrario, integrare le revisioni nel sistema di gestione della sicurezza aziendale permette di affrontare in modo strutturato la prevenzione, valorizzando ogni investimento fatto in dispositivi di protezione.

L'informazione e la consapevolezza rappresentano i primi strumenti per una corretta gestione della sicurezza.

Conoscere quando e perché effettuare una revisione periodica aiuta imprese, tecnici e responsabili a garantire un livello di protezione adeguato a ogni contesto operativo.



Fonte delle informazioni: https://www.pegasoanticaduta.it/servizi/revisioni-periodiche/