Palermo: 150 euro per un minuto di lavoro. Manco le chat line porno

Sapete quanto guadagna un giornalista collaboratore per un articolo standard su un quotidiano? Ve lo dico io, si e no 2 euro e cinquanta centesimi. Un’ora di lavoro (se sei rapido e sempre che tu non debba girare con la tua auto o fare telefonate). Una donna delle pulizie ne guadagna dai 6 ai 10; un dipendente dei call center circa 5.

Il lungo preambolo solo per dirvi che a Palermo (lo sappiamo grazie a una denuncia dei grillini di qualche mese fa) c’è un consigliere comunale che per sessanta secondi - non minuti, sia chiaro - di presenza in commissione si è fatto pagare un gettone da 156 euro. Il quotidiano Repubblica ci spiega come in quell’occasione il dirigente preposto ai pagamenti abbia perso la pazienza, sentenziando che i gettoni d’ora in poi saranno pagati solo a chi partecipa ai lavori per almeno cinque minuti. Ora, non vorrei cavalcare l’onda del populismo, ma vi rendete conto che siamo oltre l’assurdo. La società civile viaggia su paghe orarie da terzo mondo, mentre alla politica vengono applicate tariffe a secondi che manco le chat line erotiche dell’899.

E dovreste sentire come si incazzano i consiglieri “smascherati” dalle denunce che hanno scoperchiato in tutta la Sicilia lo scandalo gettonopoli. A Palermo ci sono commissioni consiliari permanenti che tardano a consegnare i resoconti degli ultimi anni. C’è chi fornisce scartoffie scritte a penna; chi non le trova. Nella quarta commissione, qualcuno ha incredibilmente rubato ogni traccia di attività negli ultimi vent’anni. Una casualità incredibile. Infatti non ci crede nessuno.